La mia filosofia è: se sai chi sei allora sai come vestirti (Maggie Q)
Se ripensate agli sguardi interrogativi lanciati all’armadio, consolatevi: non siete le sole a passare le ore a scegliere il vestito da indossare o l’accessorio da abbinare. Capita persino alle star, se l’occasione mescola il top del glamour (il 51° Festival della TV di Monte-Carlo) alla presenza di un principe europeo (Alberto II di Monaco). Per carpire qualche segreto per il look dell’estate e imparare persino dalle cadute di stile, ecco come si sono preparate ad abbandonare per una settimana il piccolo schermo e immergersi nella mondanità del Principato.
“Quando mi preparo per un evento tanto prestigioso – spiega Heather Tom, alias Katie Logan di Beautiful – scrivo su un foglio gli abbinamenti di tutti gli abiti e i gioielli, giorno per giorno, ma alla fine nella mia stanza d’albergo ha vinto il disordine e mi sono arresa. Comunque non rinuncio mai le scarpe: qui ne ho portato 20. Gran parte delle mie mise le avete già viste nelle puntate della soap: in ogni episodi ho almeno 3 cambi e per me è come vivere in una favola”. Per il party reale ha scelto Dolce & Gabbana, per il gala finale invece abito di Nicole Miller e gioielli Fred: “Per i tappeti rossi di prim’ordine, come in questo caso, porto con me tre scelte e decido all’ultimo: la scelta dipende dall’umore e se mi sento meno in forma del solito cambia repentinamente!”. Le fa eco Maggie Q (protagonista di Nikita, su Steel, alla premiazione finale in abito Azzedine Alaia): “La mia filosofia è: se sai chi sei allora sai come vestirti. Più che le grandi firme a me piacciono le piccole marche francesi. Ho uno stile più europeo che americano e di solito scelgo il nero perché semplifica l’abbinamento con le scarpe e quando viaggio è più pratico”. Accanto alla classe delle star d’oltreoceano, capitanate da Felicity Huffman (Lynette di Desperate Housewives, qui con il marito William H. Macy di Shameless), anche i talenti nostrani, come la nuova fiamma di Alessandro Preziosi, Dajana Roncione (presto su Rai Uno con quattro fiction tra cui “Il segreto dell’acqua”, assieme a Riccardo Scamarcio) in abito Fendi e gioielli Eugenia Bruni.
A chi preferisce la bellezza eterea ma determinata non è sfuggito il fascino magnetico di Charlotte Sullivan, che nella miniserie I Kennedy ha dato il volto a Marylin Monroe (“non mi sono mai sentita tanto donna in vita mia!”) e nel poliziesco Rookie Blue indossa invece il distintivo. Anche nella realtà è divisa tra un cuore rock (per il gala ha scelto un abito L.A.M.B., la linea di moda creata dalla cantante Gwen Stefani) e uno glam (“il mio sogno resta un documentario con Vivienne Westwood”). A scortarla sul tappeto rosso i due belli della serie, Gregory Smith (in un completo Biella) e Travis Milne (total look Hugo Boss). Lontano dai riflettori il primo preferisce lo stile acqua e sapone (“non ho piercing né tatuaggi: il mio marchio di fabbrica sono i cappelli e gli occhiali scuri per passare inosservato) mentre il secondo ama il made in Italy e si definisce un “ragazzo da Levi’s e scarpe Red Wings”.
Il passato di queste star non potrebbe essere più diverso. Jesse Williams di Grey’s Anatomy ha sfilato sulle passerelle (“per questo scelgo capi eccentrici come la giacca bicolor grigia e in valigia non manca mai Tommy Hilfinger, anche se poi lo smoking è John Varvatos”). Il collega Owain Yeoman di The Mentalist, invece, ha lavorato per due anni in banca: “Ogni giorno ero costretto ad indossare giacca e cravatta, poi ho deciso di fare l’attore mi sono detto: “Addio, completi!”, ma sono finito ad interpretare un agente federale e mi è toccato rimetterli”. Il cantante Joey Lawrence (che presto vedremo in tv con Melissa & Joey) veste Gucci ma i gioielli se li crea da solo, come l’anello di diamanti e argento che indossa durante la kermesse.
La sua collega di set Melissa Joan Hart (nota per essere stata la protagonista di Sabrina, vita da strega)ha al contrario svelato di essere poco glamour: “Ho sempre bisogno del parere di uno stylist e mi trucco solo perché non voglio che i paparazzi mi fotografino con l’acne… ma ho un debole per Prada”. Ha lavorato con icone come Richard Gere e Brad Pitt, eppure Julia Ormond (oggi nel cast di Law & Order: Criminal Intent) arriva al Festival in tenuta da “ufficio” (pantaloni grigio chiaro e camicia blu, con scarpe di tela bianca da ginnastica): “è come se fossi geneticamente predisposta a non parlare di moda per più di 20 secondi prima di annoiarmi”. E che dire di Jason Priestley (idolo delle ragazzine in Beverly Hills, 90210 e oggi star di Call me Fitz)? “Non posso farci nulla: sono pigro e per questo mi tengo la barba incolta!”. Thomas Gibson di Criminal Minds incontra i giornalisti con il classico calzino di spugna bianco alla caviglia mentre Patrick Duffy (volto storico di Dallas e ora papà Logan in Beautiful) indossa anche sul tappeto rosso la versione di pelle degli zoccoli olandesi (“è per via di un’operazione e non ci rinuncio neppure sul set… quando la telecamera non m’inquadra a figura intera ovviamente”). Per la cerimonia finale ha scelto un capo della Forrester Creation: “Non capisco nulla di vestiti, per me gli smoking sono tutti uguali, quindi in queste occasioni me li faccio dare dal set. Per il resto è mia moglie a scegliere il 90% del mio guardaroba. Se non fosse per lei indosserei gli stessi abiti comprati 20 anni fa”. A volte anche gli dei dell’olimpo hollywoodiano, quindi, si comportano come tutti noi, “comuni mortali”…
L’articolo è stato pubblicato sul mensile “Personaggi”, numero 17, luglio 2011