Sono cresciuta con gli amori di tutti i bambini, dalla fascinazione delle streghe ad Harry Potter (Dakota Johnson)
Più che una voce, il suo è un bisbiglio. Dakota Johnson parla ad un volume così basso che per afferrarne le parole è inevitabile sporgersi in avanti, verso di lei. La figlia di Melanie Griffith sa come attirare l’attenzione senza esporsi, con velate allusioni e scrollatine di spalle orchestrate ad arte. Dopo la performance bondage nella trilogia di 50 sfumature, è pronta ad una nuova sfida: con l’horror Suspiria – in anteprima alla Biennale – torna al fianco di Luca Guadagnino per rivisitare il cult di Dario Argento. […]
Non sembra una che si lascia andare facilmente.
A volte spengo il cervello, come mi è successo nel periodo in cui dovevo girare Suspiria, e infatti mi è capitato di tutto. Ho scordato il passaporto e quindi ho perso il volo, salvo poi prenderne un altro e dimenticare a bordo dell’aereo un abito, che sono dovuta tornare a recuperare. E come se non bastasse ho anche lasciato il cellulare nel bagno dell’aeroporto.
A cosa pensa sia dovuto?
È come se mi fossi totalmente abbandonata…
Con Luca Guadagnino e Tilda Swinton, però, ha trovato una rete di sicurezza.
Certo, perché loro due progettavano questo film da vent’anni e farne parte è stato un regalo incredibile. La verità è che se non ci avessi recitato, lo avrei amato lo stesso.
Perché?
Perché non è un remake, ma una rivisitazione dello stesso quadro con colori diversi, e mette insieme i tasselli di un puzzle di passioni che amo. Ora, non dico di essere ossessionata dall’esoterismo, non fraintendetemi, ma sono cresciuta con gli amori di tutti i bambini, dalla fascinazione delle streghe ad Harry Potter.
L’intervista integrale è stata pubblicata sul webmagazine del mensile femminile “Vogue” qui il 31 dicembre 2018