I riflettori mi rendono nervoso, mi fanno sentire vulnerabile (Matt Bomer)
Dopo averlo visto uscire da una gigante scatola per Barbie in versione Ken-stripper per Magic Mike, il pubblico femminile ha chiesto a gran voce che fosse lui Mister ’50 sfumature’ Grey. La parte del milionario con tendenze sadomaso è passata invece da Charlie Hunnam a Jamie Dorman ma quei numeri senza maglietta continuano sempre a far capolino nella mente di chiunque pensi a Matt Bomer. Oggi, per inciso, è felicemente sposato al suo agente ed è papà di due splendidi bambini, ma chi può mettere un freno alla fantasia?
Il primo incontro con lui è avvenuto al festival di Giffoni: davanti ai più piccoli nessuno, fosse anche un pluripremiato Premio Oscar, riesce a fingere. In completo a tre pezzi da perfetto gentiluomo d’altri tempi, incanta senza nessuno sforzo chiunque capiti a tiro dei suoi occhioni celesti. La seconda chiacchierata, invece, si è svolta nella cornice patinata del festival della TV di Monte-Carlo, dove la sua impeccabile eleganza ha nuovamente colpito nel segno in occasione premiere della serie The Last Tycoon, firmata Amazon Prime Video.
Di poche parole, riservato ai limiti della timidezza, non ama mettersi in mostra né si lascia andare a capricci da divo, ma quando a fine intervista mi ha stretto la mano a mo’ di leggero inchino ho pensato che in fondo le smancerie sono sopravvalutate.
A tu per tu appare così riservato, persino timido, eppure al festival dei ragazzi di Giffoni qualche anno fa sembrava l’opposto. Qual è il vero Matt?
In quel caso il merito non era mio ma dei bambini, che sono le creature con cui mi sento più a mio agio al mondo, tirano fuori il meglio di me. Invece i riflettori mi rendono nervoso, mi fanno sentire vulnerabile. Ho sempre bisogno di una dose extra di coraggio quando incontro qualcuno , anche se so che la sfera pubblica fa parte della natura dello show business, ancora non mi sono del tutto abituato a ricevere tutte queste attenzioni e a sentirmi esposto.
Però in Magic Mike si è messo a nudo eccome…
Lì invece è l’opposto: volevo solo divertire il pubblico e dirottare l’attenzione sulle donne, non su di me. Quello sì che è stato gratificante!
Meriti professionali
a parte, c’è qualcosa che le riesce particolarmente bene?
Certo, i tuffi acrobatici dal trampolino con i miei figli.
Ma qualche difettuccio ce l’avrà anche lei o è davvero perfetto come sembra?
Sono bravo a nasconderli! Scherzi a parte, di recente ho scoperto di essere meno bravo di quanto pensassi a scacchi. Il mio primogenito Kit mi batte regolarmente da quando ha preso lezioni con un maestro, ma va bene così…
L’intervista integrale è stata pubblicata sul mensile femminile “Tu Style“, numero 31 del 2017