Il Festival della TV di Monte-carlo è un mondo a parte. Un evento al cardiopalma.
Il che spiega in parte la presenza dei defibrillatori per le strade di Monaco. Ci sono sul serio, ma non per i colpi al cuore che prendono al pubblico nel vedere la pioggia di stelle che da Hollywood fanno scalo in questo piccolo paradiso per una settimana di puro entertainment e glamour. I defibrillatori sono destinati agli agiati – e pure agèe – residenti nel Principato che rischiano di rimetterci la pelle su e giù per le scarpinate del posto. Ci sono miriadi di ascensori, ovviamente, circondati da pregiati marmi, ma la prudenza non è mai troppa.
Negli oltre dieci anni di partecipazione a quest’evento è successo di tutto e l’edizione 2019 che parte oggi con l’apertura dedicata a Jessica Alba (in una mise “beachwear”) e alla nuova serie LA’s finest promette scintille.
Il più scatenato della serata iniziale? Pedro Alonso de La casa di carta. Non solo in pista, ma anche con il pubblico. Oltre ai selfie di rito lui manda messaggi minatori (in stile Berlino) su Whatsapp a chiunque glieli chieda, come una signora bruna minuta che durante il party iniziale si avvicina timidamente e le fa leggere un SMS del figlio. Il ragazzo, appassionato della serie Netflix, chiede alla madre una prova che si sia veramente avvicinata al suo mito e soprattutto una conferma che il personaggio non sia morto come sembra, alla fine della seconda stagione. L’attore spagnolo ride di gusto e registra al ragazzo una serie di istruzioni tassative da seguire (pena il sequestro?).
Siccome qui le celebrity non si sentono braccate, visto che i fan sono beneducati e pure ben vestiti, si lasciano andare ad un tipo di relax impossibile altrove. Due anni fa fuori dalla sala della colazione di uno degli hotel pluristellati che ospita i vip (e i giurati, categoria di cui la sottoscritta fa parte da 4 edizioni) se ne andava in giro scalzo e sgocciolante uno degli attori di Beautiful. Attorno alla vita un microscopico asciugamano appena usato in piscina. Il ricordo riaffiora annebbiato per ovvie ragioni. Il nome? Impossibile ricordarlo. Ma gli addominali bagnati di quel brunetto di due metri hanno fatto andare la brioche di traverso a più di qualche signora nei paraggi.
All’epoca l’ex ex fidanzato di Lady Gaga, Taylor Kinney, era ospite del Festival con il cast della serie Chicago Fire ma non se la viveva in maniera serena. Temeva che tutti gli chiedessero segreti inconfessabili sulla signora Germanotta (in realtà si erano appena lasciati ma sarebbe stato ufficializzato solo il mese dopo).Mentre il collega Jesse Spencer chiacchierava e brindava amabilmente con i giornalisti-giurati ammessi alla stessa sala da pranzo privata, il collega si raggomitolava nell’angolo più sperduto della sala. Meno voleva essere trovato e più spesso lo si incrociava ovunque. Ad un certo punto gli dev’essere venuta la paranoia che la stampa lo seguisse. Evidentemente non gli aveva spiegato nessuno che se la ritrovava attorno proprio perché ospite dello stesso hotel.
Ad un certo punto il disagio era talmente palpabile che tutti si mantevano a distanza di sicurezza. Un giorno lo si vede in lontananza davanti all’ascensore. Memori delle esperienze dei giorni prima, s’inizia a rallentare e ad indietreggiare per non amplificare la sensazione di essere stalkerizzato.Passano i secondi ma l’ascensore non si muove. Dopo un minuto si affiaccia sulla porta: “Dolcezza, ti muovi? Qui stiamo aspettando tutti te”.
Panico. Tutti chi?
Tutti…gli altri attori delle serie di Dick Wolf. In pratica una squadra di calcio con le consorti e le fidanzate.
Tutti tranne Taylor Kinney, sempre nell’angolo, solo soletto.
Come accade nelle camerate maschili, tutti (tranne lui) hanno iniziato a fare battute. E una delle fidanzate: “Cara, non preoccuparti. Lo fanno sempre, questi ragazzacci”.L’ex ex signor Gaga è uscito dall’ascensore schizzando fuori come fosse a molla e rischiando di bloccarci tutti dentro perché la porta non era del tutto aperta.
Sghignazzi generali. Cala il sipario.