Un appuntamento imperdibile per un concept davvero originale: dal 4 al 7 luglio la Sardegna diventa cornice mozzafiato del prima festival dedicato al cinema di viaggio, Andaras. A Fluminimaggiore, Sulcis, sessanta cortometraggi in arrivo da tutto il mondo mostreranno la bellezza che si nasconde, a volte in piena vista, nei quattro angoli della terra.
Già il nome è evocativo perché in lingua sarda la parola assume sia il significato del viaggio che del sentiero percorso dai pastori nella transumanza invernale.
La rassegna, al via per quattro giornate, ripercorre con proiezioni e incontri le opere in concorso, che saranno valutate da una giuria di qualità composta dai giornalisti Tony Capuozzo e Federico Geremicca, dai registi Laura Luchetti e Gianfranco Cabiddu e da Elena Lai, Segretario generale CEPI e Presidente dell’Advisory Committe all’Osservatorio Europeo per l’Audiovisivo.
Tra gli ospiti in arrivo in questo splendido luogo ci sono Chef Rubio, in veste di documentarista, la regista Giovanna Taviani, il fotografo Francesco Cito e l’artista Antonello Ottonello. La fondazione Pangea onlus, poi, a sostegno delle donne, presenta il documentario Figlie di Kabul.
Il paesaggio non poteva che essere mozzafiato, incastonato tra mare e montagna nella costa a Sud-Ovest della Sardegna, ancora selvaggio e incontaminato. Il sindaco di Fluminimaggiore, l’ex giornalista Marco Corrias, ha ideato una formula originale, l’Happy Village, per aiutare un paese a rischio di spopolamento. L’idea prevede per il borgo un format da villaggio felice, a riposo, per gli over 60, che preveda assistenza sanitaria h24, una comunità di supporto e anche momenti ricreativi.
L’evento abbraccia il cinema, la cultura, il turismo, e si espande anche al sociale, parlando al cuore di una comunità che va preservata.
L’iniziativa, unica nel suo genere, ha già riscosso moltissimo interesse a livello nazionale.