Tony Guarino sa rendersi invisibile, un po’ come Harry Potter sotto il suo mantello, ma non per intrufolarsi in posti proibiti. Il suo potere è più che altro un servizio: accompagna le celebrity internazionali al Giffoni Film Festival e poi si fa da parte, per lasciarle risplendere sotto i riflettori. Assieme al direttore Claudio Gubitosi è uno dei primi volti ad accoglierle nella Cittadella del Cinema e a raccontare, attraverso i suoi occhi e nella loro lingua, lo stupore che li attenderà nell’abbraccio emotivo con i giovani giurati.
Ha un compito delicato, da diplomatico puro, che si destreggia tra entourage a volte ingombranti e qualche ego non proprio facile da gestire. Eppure non perde mai la calma, non si agita e non alza mai la voce. Cerimoniere impeccabile, confidente dei divi e facilitatore nei dialoghi più disparati, riesce quasi a dissolversi dal fianco dell’ospite hollywoodiano quando non è richiesta la sua presenza per riapparire quasi magicamente con tempismo incredibile.
Ecco cos’ha raccontato nella nuova puntata di Giffoni Insiders, dopo gli incontri con il direttore Claudio Gubitosi, Antonia Grimaldi, Giovanni Brancaccio, Maria Pia Montuori e Gianvincenzo Nastasi.
Ci aiuta a capire meglio il suo lavoro per il festival? Le sue qualifiche sono moltissime, tra cui Responsabile Relazioni Internazionali, International Talent Manager, Programmer.
Io mi occupo dei rapporti internazionali di Giffoni con i festival e le società di distribuzione internazionali. Con il mio collega Giovanni Brancaccio ho il compito di raccogliere tutti i materiali utili per la partecipazione dei film in concorso e di organizzare la presenza degli autori al festival. Inoltre, gestisco la “giornata” delle star internazionali e cerco di fare in modo che il loro tempo qui con noi trascorra nel modo più piacevole possibile perché poi possano tornare a casa negli States e raccontare tante belle cose della loro esperienza a Giffoni. Last but not least, sono anche il selezionatore della sezione Gex Doc dedicata ai documentari.
A festival finito, di cosa si occupa tutto l’anno?
Principalmente di public relations con le società di produzione internazionali, di selezionare i film per la categoria GEX Doc dell’anno successivo, di traduzioni. Sono anche l’interprete ufficiale del direttore Claudio Gubitosi che spesso seguo nei viaggi all’estero quando viene chiamato per essere celebrato per la sua creazione, questa creatura, il “Giffoni” che tutto il mondo ci invidia.
Per chi non fosse nel mondo dello spettacolo, provi a spiegarci come funziona l’invito ad una star. Il suo smartphone è pieno di numeri di celebrity?
Gli artisti internazionali hanno sempre un intermediario, l’agente, l’ufficio stampa, il manager con i quali ci si interfaccia per capire se ci può essere un interesse da parte dell’artista per un evento come Giffoni. La mia rubrica è soprattutto piena di questi numeri.
Nel corso degli anni ha sviluppato un rapporto di collaborazione ma anche di amicizia con alcuni di loro. Ci fa qualche esempio o ci racconta qualche aneddoto o dettaglio che metta in luce anche la loro umanità e non solo il talento artistico?
Una domanda difficile a cui rispondere… In realtà dietro le luci dei flash sono tutti molto più rilassati anche se non si aprono mai del tutto per paura di essere giudicati, forse. Io cerco sempre di essere molto discreto e di non fare mai domande inopportune. Credo che il segreto per avere un buon feeling con questi personaggi è di non far sentire loro il “peso” del loro ruolo da star. Io non ho mai chiesto una foto o un autografo e questo viene apprezzato. Ho solo qualche foto su Dacebook di foto “rubate” sul carpet mentre li accompagno in sala.
Un suo idolo incontrato a Giffoni?
In realtà non posso dire di aver incontrato dei miei idoli. Certo mi sono emozionato quando qualche anni fa durante un festival ho ricevuto una telefonata e dall’altra parte una voce maschile mi diceva: “Hi, I’m Roman Polanski” o quando ho visto Jennifer Aniston entrare nella stanza in cui era attesa avvicinarsi e dire “Hi, I’m Jennifer”.
Qualcuno ha chiesto
di tornare?
Tanti i nomi che hanno scritto per chiederci di partecipare. Molti di
quelli che sono già venuti hanno anche espresso il desiderio di tornare, tra
cui Kit Harington e Jennifer Aniston.
Qual è l’oggetto fisico legato a Giffoni che custodisce con estrema cura?
Ancora oggi conservo con orgoglio una cravatta regalatami da Orlando Bloom in occasione della sua partecipazione qualche anno fa.
Chi vorrebbe invitare a Giffoni nei prossimi anni?
Beh, non nascondo che mi piacerebbe avere Madonna alla quale siamo andati molto vicini qualche anno fa. Sarebbe bello poi avere Quentin Tarantino, Ryan Gosling ed Emma Stone. Vedremo…