Cosa te ne fai di un bel visino se poi non ha gioia? (Julia Roberts)
Le brillano gli occhi, come quando la sua Pretty Woman ha iniziato lo shopping a Rodeo Drive. Eppure oggi Julia Roberts non si trova a Beverly Hills, ma in uno degli hotel più esclusivi – e blindati – della Costa Azzurra, ad Antibes. C’incontriamo in una capanna arroccata su una roccia con vista mare per festeggiare un’occasione speciale, la sua prima volta al Festival di Cannes.
Assieme all’amico George Clooney per presentare il film Money Monster ha stregato l’intero red carpet, con lo smeraldo da 52 carati della collana Chopard, ma soprattutto per i piedi nudi sulle scale del Montee. “Sono così – precisa con sguardo furbetto sotto gli occhiali mentre gioca con i minuscoli anellini delle dita – un’autentica Scorpione impulsiva, ma ti assicuro che le scarpe c’erano, solo che ho deciso di toglierle e rimetterle”. […]
Qual è il segreto della bellezza?
Lo spirito: quello che provi ti si legge nello sguardo. Cosa te ne fai di un bel visino se poi non ha gioia? Qui a Cannes sto bene e infatti si vede…
Non pensavamo esistesse ancora un tappeto rosso in grado di emozionarla o innervosirla…
A differenza di quello che si possa pensare, sono una donna che si sorprende facilmente… E poi sulla Croisette ho vissuto uno di quei rari momenti in cui assapori la gioia fino in fondo. A volte le cose belle finiscono prima che tu te ne accorga, perché sei stordita e sopraffatta da tutto quello che ti sta capitando, invece io lì ero presente al 100% e mi sono goduta quell’emozione speciale in ogni singolo secondo. Mi sono sentita felice, ho realizzato un sogno e non mi vergogno a dire che invece prima di arrivare ero piuttosto spaventata.
Vanta una carriera strepitosa, Oscar incluso, e una famiglia deliziosa (è sposata da 14 anni con il cameraman Danny Moder e ha tre figli, i gemelli di 11 anni Hazel Patricia e Phinnaeus Walter, ed Henry, 9). La sua vita sembra perfetta. Come si fa a regalarle qualcosa che la stupisca?
Fare i regali a me è una delle cose più semplici della terra. Oggi la tecnologia ci ha fatto perdere il gusto dei piccoli gesti invece per me i dettagli contano: per dire “grazie” a qualcuno mandiamo un’e-mail, io preferisco i biglietti scritti a mano, come si faceva una volta.
Non mi dica che scrive ancora le lettere con la penna…
Scrivo le cartoline, in tutti i posti splendidi che visito. Da Cannes ne ho spedite quattro!
L’intervista integrale è stata pubblicata sul settimanale femminile “F”, numero 22, anno 2016