Mai, in vent’anni di carriera, le mani e le gambe mi hanno tremato così tanto come quando sono scesa dal palco dopo l’intervento a Stand up for girls 2019 (qui il testo completo del mio discorso, in cui ho parlato di panzerotti e polpette, ma soprattutto di body love). Eppure ho condotto migliaia di interviste – tra Premi Oscar, Nobel, Grammy e Golden Globe – e ho parlato varie volte in pubblico, ma mai di me stessa perché un giornalista racconta la storia degli altri, non la propria. L’evento organizzato da Terre des hommes il 18 dicembre 2019 a Milano è stata una di quelle eccezioni che ti fanno saltare un battito cardiaco per l’emozione.
E non solo perché tutto quello che poteva andare storto quel giorno prima del talk ha seguito la legge di Murphy: il treno da Roma era in ritardo, a Milano pioveva a dirotto e il GPS dello smartphone ha deciso di abbandonarmi a pochi metri dell’hotel. Tutti quegli imprevisti mi hanno impedito di pensare ai dieci minuti di discorso con un microfono, davanti ad un’audience di persone sconosciute, a parlare di panzerotti e polpette, che poi è il mio modo per introdurre un tema che mi sta molto a cuore, la body positivity.
Quando il quotidiano Leggo mi ha commissionato l’articolo sulla vita plus size, che poi è diventata virale come “taglia Nutella”, onestamente non pensavo ad una simile risonanza. Nella mia quotidianità ho sempre parlato delle micro-aggressioni e discriminazioni in base al peso, ma non sembrava che qualcun altro attorno a me avvertisse lo stesso disagio.
Invece lo proviamo tutti, evidentemente, anche se in modo diverso, e parlarne può fare la differenza. L’evento milanese ruota attorno a questo: otto interventi di dieci minuti ciascuno sulle questioni di genere. Ed eccomi qui, davanti a tutti, senza aver mangiato o bevuto nulla per l’ansia da prestazione, ad aprire il baule dei ricordi e a rendermi vulnerabile come poche volte nella vita accade.
Sentire le risate del pubblico, che si notano benissimo nel video della serata, mi ha incoraggiata – e non solo perché ho pensato ad una possibile carriera da cabarettista se l’editoria dovesse davvero morire come molti predicono – ma soprattutto perché ho capito che di fronte a me c’erano persone che, in un modo o nell’altro, capivano quello di cui parlavo. E soprattutto non giudicavano. È il regalo più grande, quello di ottenere rispetto e comprensione, dà fiducia nel genere umano.
Ecco i dettagli dell’evento:
COSA: Nell’ambito della Milano Music Week, Stand Up for Girls! è un evento serale di Terre des Hommes nato dalla collaborazione con 5×15 Italia e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con il Patrocinio del Comune di Milano. Una sfida a colpi di “short talks”, della durata di 10 minuti ciascuno, che coinvolge personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e dei media, esperti del mondo dell’adolescenza e ragazzi comuni con l’obiettivo di cambiare il nostro modo di guardare alle questioni di genere attraverso testimonianze, ispirazioni e storie uniche.
RELATORI: Stefania ANDREOLI, psicoterapeuta dell’adolescenza, Alessandra DE TOMMASI, giornalista e autrice del blog “AirQuotes”, Diana GINI, studentessa della community di ScuolaZoo; Germano LANZONI, attore e webstar, Marianne MIRAGE, cantautrice; Diego PASSONI, conduttore radiofonico e televisivo; Stella PULPO, scrittrice e creatrice del Blog “Memorie di una Vagina”.
LA CAMPAGNA INDIFESA: La campagna InDifesa di Terre des Hommes, nata nel 2012, sensibilizza istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze e sull’importanza di assicurare loro protezione e sostegno. Il Presidente della Repubblica ha conferito una medaglia alla campagna, che ha il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ANCI.